Al 63° circolo didattico Andrea Doria si studia in corridoio. Non trova pace il plesso scolastico di Fuorigrotta.
Banchi, sedie e cartelle sistemate come in un accampamento di guerra. Il gesto è una forma di protesta perché da prima di Natale l’ aula e’ pressoché al buio.
Nonostante le segnalazioni, la richiesta alla dirigente d’intervento non si è visto nulla.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso e’ stato stamane quando anche l’ultimo tubo fluorescente si è bruciato.
All’iniziativa ha risposto a muso duro la dirigente che in una lettera ha chiesto risposte immediate e circostanziate rispetto all’iniziativa.
“Si espongono a un rischio inutile gli altri alunni e lavoratori e più che altro si danneggia l’immagine della scuola proprio nel momento in cui si effettuano le iscrizioni” – scrive la dirigente -.
Dopo una forzata chiusura della scuola, lavori di summa urgenza e l’ormai caratteristica coreografica dei nastri bianchi e rossi che interdicono aule, corridoi, palestra e laboratori ora dal cilindro viene fuori un’altra stravaganza: lezione nel corridoio per protesta.
Nell’aula 5A sono fuori uso tre tubi fluorescenti quindi invece di sostituirli per tempo come spesso accade si è giocato al rimpallo di responsabilità pare che sia una specialità della scuola.
Orami è la scuola dell’assurdo e nulla c’entra il teatro