La Lega ha provato a mettere lo sgambetto, a gettare sabbia negli ingranaggi, a far deragliare il treno delle riforme targate Pd-M5S e non solo ma non ci è riuscita. La Corte costituzionale dopo una unghissima camera di consiglio ha bocciato il quesito referendario proposto dalla Lega.

Gli ermellini dicono ‘No’ al referendum sulla legge elettorale per trasformare in un maggioritario puro l’attuale sistema con l’abrogazione delle norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi. Non sono bastati gli otto consigli regionali guidati dal centrodestra e la richiesta di referendum. Il quesito in sintesi avrebbe dato all’Italia una legge con cui non sarebbe stato possibile votare subito e quindi in pratica era inapplicabile.
Il leader della Lega Matteo Salvini ha sentenziato: “Una vergogna”. Ora si lavorerà pancia a terra in commissione affari costituzionali alla Camera per portare in dirittura d’arrivi la proposta di tipo proporzionale: la cosiddetta Germanicum con sbarramento al 5 per cento. Ma la Lega stessa negli ultimi giorni ha avanzato l’ipotesi di un ritorno al Mattarellum.
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