I residenti di Bagnoli si sono stropicciati gli occhi. Non credevano a ciò che vedevano : le ruspe hanno fatto il loro ingreso nell’ex area Italsider.
Operai e mezzi pesanti hanno rianimato quel deserto postindustriale, un’area praticamente abbandonato e per anni finita sottosequestro giudiziario per gli scandali della società Bagnoli Futura. Si volta pagina, si spera. Ora sembra che sia la volta giusta. Questa l’impressione.

Le prime operazioni sono avvenute sotto lo sgaurdo attento del ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, del vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola, del commissario straordinario del governo, Francesco Floro Flores, dell’ad di Invitalia, Domenico Arcuri e del presidente della Municipalita’ Bagnoli – Fuorigrotta, Diego Civitillo.
“Scusate il ritardo dico ai cittadini di Napoli, di Bagnoli e di tutto il Sud finalmente dopo 25 anni partono le bonifiche”. Così il ministro Provenzano prima della visita guidata all’area dell’ex Italsider.
Uno sforzo e una sfida enorme con la rigenerazione dei suoli che prevede la bonifica dai materiali inquinanti, i metalli pesanti, l’amianto, la depurazione dei fondali dell’acqua, l’eliminazione della colmata e il ripristino della linea di costa.

Un lavoro enorme, una grande sfida che segna inevitabilmente il destino della città. È òa grande occasione per svoltare, assicurare un futuro a una grande metropoli che boccheggia dove l’emigrazione dei giovani è a livello del dopo guerra.
“Queste sono le ruspe che ci piacciono” spiega il sindaco di Napoli, Luigi de Magistri che aggiunge di come “i comitati, le associazioni, i movimenti, i residenti si sono opposti a tentativi di speculazione ma allo stesso tempo hanno dialogato con le istituzioni”.

Il primo cittadino, inoltre, ha ribadito l’importanza della clausole sociali finalizzate al cpinvolgimento nelle bonifiche della forza lavoro di Bagnoli che in questi anni ha sofferto più di tutti questi gravi ritardi.

“I lavori – spiega il ministro Provenzano – vengono eseguiti con il minimo impatto per cittadini e il movimento suoli sarà minimizzato, questo ci aiuta a prevenire anche eventuali problemi”.
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