Vito Crimi, dopo le dimissioni di Luigi Di Maio, diventa il reggente del Movimento 5 Stelle. Lui ha giurato che non sarà un ‘passacarte’ ora non si sa se l’intento sia una minaccia oppure una sinistra maledizione che potrebbe colpire i Pentastellati.
Il viceministro dell’Interno – e senatore – sembra avere le idee chiare di cosa serva in questo momento per ridestare il mondo grillino e sancire una pax interna oppure no.
Insomma, all’ombra del Movimento passata la tempesta non c’è nessuno che fa festa anzi.
Gli umori sono pessimi, lo sbandamento è totale e quel minimo di struttura codificata che apparentemente funzionava almeno solo via whatsapp ormai è in balia delle onde.
Speriamo almeno che Crimi sappia nuotare.