Devastata la AeM Bookstore di via Duomo. I giovani titolari Anna e Andrea: “ Vi ringraziamo per aver violentato casa nostra e aver violato i nostri diritti. Vorremmo dimostrare che esiste la Napoli bella, quella siamo noi”.
Tirati giù dal letto alle 6 del mattino. Tante telefonate e whatsapp, messaggio identico: “Hanno sfasciato la libreria”.
Anna Minucci e Andrea Ambrosino sono due giovani coraggiosi e volenterosi che credono in Napoli. Da poco hanno inaugurato e aperto una libreria – AeM Bookstore – in via Duomo a pochi metri dalla cattedrale di Napoli.
Nel cuore della notte qualcuno ha devastato il loro spazio. Anna e Andrea, titolari della libreria si sono conosciuti tre anni fa. Si sono innamorati e invece di cercare fortuna all’estero, hanno deciso di affrontare una sfida a Napoli, la loro città.
Aprire una libreria che è anche bar, per attirare lettori anche in via Duomo. Quest’anno Anna e Andrea hanno scelto di donare 150 libri ai ragazzi del carcere di Nisida. Da sempre sono convinti che la più grande sfida sia cambiare la terra in cui si è nati come spesso ripeteva il magistrato Paolo Borsellino.
“Amici purtroppo siamo costretti a comunicarvi che questa mattina siamo stati ‘visitati’, da un soggetto, che ha fatto breccia con un sasso nella vetrina della parte della libreria dedicata al ‘mondo bimbi’; sottraendoci beni e denaro”.
“Dispiace che tale avvenimento sia avvenuto a pochi giorni dalla nostra bellissima iniziativa in favore dei ragazzi di Nisida. Questo quartiere dalla nostra apertura ha trovato giovamento, siamo divenuti polo di attrazione per i giovani e famiglie con le nostre iniziative sociali e culturali tese a fornire ‘input positivo’ al quartiere”.
E poi spiegano: “Noi vi ringraziamo per essere la Napoli che ti fa saltare dal sonno alle 6:30 con la notizia che ti hanno sfasciato il negozio. Vi ringraziamo per i danni recati a noi, due ragazzi che stanno 12 ore al giorno, 7 giorni su 7 a lavoro.. perché emigrare proprio non ci piaceva e allora si, restiamo qui nella nostra Terra”.
“Noi vi ringraziamo perché ancora una volta Napoli non ci delude mai e ci ricorda che ha due facce, quella del mare, del sole, dell’arte e della cultura e quella che un ragazzo di 15 anni ha già una pistola. Vi ringraziamo per aver violentato casa nostra e aver violato i nostri diritti. Vorremmo dimostrare che esiste la Napoli bella, quella siamo noi. Ci avete dimostrato che esiste la Napoli di merda, quella che siete voi!”