Lo raccontano medici e infermieri che di fronte al Coronavirus e con tanti pazienti ad attendere occorre fare una scelta. Sacrificare chi è avanti con gli anni per tentare di salvare chi è più giovane.
È una triste verità che sta venendo fuori colpa del numero esiguo dei posti in terapia intensiva. Il Vaticano fa sentire la propria voce e rivlge un appello: “Il criterio età non sia base scelte”.
“L’emergenza sanitaria potrebbe farci arrivare a una insufficiente disponibilità di risorse e le eventuali decisioni non potranno basarsi su una differenza di valore della vita umana e della dignità di ogni persona, che sono sempre uguali e inestimabili” – così una nota della Pontificia Accademia per la Vita.
“La scelta riguarda piuttosto l’impiego dei trattamenti nel modo migliore possibile, sulla base delle necessità del paziente e della valutazione dei benefici clinici prevedibili. L’età non può essere criterio unico e automatico di scelta” – conclude la nota -.