Ci avete accolto con amore nella vostre città per ascoltare la storia di Annalisa Durante e condividere il percorso di rigenerazione descritto con il progetto ‘La Meridiana dell’Incontro’. In quell’occasione, insieme ai ragazzi dei vostri centri, alla Liberia Pupazzeria, ai referenti di Legambiente e agli assessori comunali Fabrizio Taranta e Francesco Cristiano Bignotti, ci avete fatto toccare con mano la bellezza dei vostri luoghi e il senso di accoglienza e di ospitalità del vostro popolo.
In particolare, ricordiamo con grande affetto Domenico Capanna, Emanuele Massari, Chiara Gallo, Rita Maione, Marco Giusti e i tanti che abbiamo incrociato in quei magnifici giorni.
Elviro Langella, Vincenzo Erbetti, Salvatore Avallone, Giovanni Durante ed io rimanemmo colpiti dal vedere un centro storico quasi totalmente recuperato ma fortemente spopolato, che ha fortemente bisogno di una ricostruzione civica, oltre che monumentale, ancora lenta ed in notevole ritardo.
Paradossalmente, al di fuori della città, abbiamo incontrato speranza, voglia di fare, crescita sociale ed economica, come ad esempio nella piccola cittadina di Scoppito, che ha visto moltiplicare le presenze a seguito del terremoto.
Ci avete trasmesso l’energia investita nella realizzazione del Parco Baleno, ci avete raccontato l’importanza della ricostruzione, abbiamo riletto insieme cosa significa impegnarsi per la legalità e per i diritti negati. All’Aquila, come a Forcella, sono tanti i diritti negati, e comune è l’impegno per liberarli e farli rinascere!
Non a caso il presidente Sergio Mattarella ha parlato oggi di Rinascimento, accostando il ricordo dei 500 anni dalla morte di Raffaello con quello degli 11 anni dal sisma dell’Aquila.
Noi quei rintocchi di campane, suonate a memoria delle vittime del sisma, li abbiamo sentiti tutti, uno ad uno, come se fossimo stati lì con voi. Qui a Napoli, come a Taormina. Il primo gesto compiuto stamattina dal prof. Langella è stato quello di chiamarmi dalla ridente città siciliana per condividere questo pensiero, che ho prontamente girato al papà di Annalisa e all’intera associazione.
Siete stati superlativi a ricambiare tutti insieme la visita il 19 febbraio scorso, con la performance musicale realizzata al teatro Trianon Viviani dedicata al 30° compleanno di Annalisa, omaggiandoci delle Pupazze abruzzesi costruite come auspicio alla rigenerazione di Forcella.
Abbiamo fatto giusto in tempo a farle ridanzare nel quartiere il giorno del Martedi grasso, prima che fosse sancito il divieto di uscire per l’emergenza da coronavirus. Oggi siamo noi a stingerci al ricordo della memoria di quel triste evento, consapevoli che uniti troveremo una maggiore forza per uscire fuori dai rispettivi bisogni. Il nostro gemellaggio non finirà qui. Ci rivedremo presto!”.