I lama sputacchioni del Perù potrebbero dare un aiuto decisivo nella battaglia contro Sars-CoV-2. Pare che questi animali abbiano degli anticorpi che neutralizzano il virus Covid.19
Lo scienziato virologo Guido Silvestri italiano in forze negli Usa alla Emory University di Atlanta descrive infatti i risultati di uno studio sul potenziale anti-virus di ‘anticorpi chimera’ preparati proprio a partire dai lama.

“Questi animali, che sono distanti cugini di cammelli e dromedari – spiega Silvestri – hanno la strana proprietà di fare degli anticorpi in cui la parte che riconosce l’antigene (cioè la struttura del patogeno che si vuole neutralizzare) è costituita da una sola catena polipeptidica, anziché due come nell’uomo, nelle scimmie, nei topi eccetera”.
“Questi anticorpi monocatena (in gergo tecnico si chiamano ‘heavy-chain-only antibodies’, Hcabs, con un ‘single variable domain’, Vhh) sono utili in quanto più facili da sintetizzare e più stabili dal punto di vista sia termico che chimico”.

Ebbene, “in uno studio appena uscito su ‘Cell’ – riporta lo scienziato – il gruppo di Jason McLellan alla University of Texas di Austin ha immunizzato dei lama con la spike di Sars-CoV-2″, la proteina-arpione usata dal virus per attaccare le cellule bersaglio, “e ha notato la produzione di anticorpi monocatena capaci di neutralizzare con grande potenza questo virus”, nonché quelli di Sars e Mers.
“Gli autori hanno poi fuso questa Vhh con il frammento costante delle IgG umane (gli anticorpi immunoglobuline G, ndr), il cosiddetto Fc, così creando una molecola chimerica uomo-cammello – se volete, una specie di centauro immunologico – che è capace di neutralizzare Sars-CoV-2 in vitro e potrà essere sviluppata per uso terapeutico contro Covid-19. A mio avviso in modo alquanto promettente”, commenta Silvestri.
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