“Mentre voi stracciate il codice di Norimberga con Tso, multe e deportazioni, riconoscimenti facciali e intimidazioni, avallate dallo scientismo dogmatico protetto dal nostro pluripresidente della Repubblica, che è la vera epidemia culturale di questo Paese, noi fuori, con i cittadini moltiplicheremo i fuochi di resistenza in modo tale che vi sia impossibile reprimerci tutti”.
È parte del discorso shock pronunciato dalla deputata Sara Cunial, ex M5S e ora iscritta al Gruppo Misto. Alla Camera oggi c’era la dichiarazione di voto sul decreto Covid e la deputata una volta presa la parola comincia a pontificare sui poteri forti, le lobby industriali e dei tecnocrati inseriti nelle task force de governo, piegati agli interessi delle multinazionali.
E infine riferendosi al presidente della Repubblica l’ha accusato di ‘epidemia’. È alla sua prima elezione e pochi mesi fa è stata espulsa dal M5S.
Già a inizio 2018, poco dopo l’annuncio della candidatura, era stata sospesa dal Movimento per un post su Facebook in cui paragonava le vaccinazioni a un “genocidio gratuito”.
La deputata complottista ora rischia, la procura potrebbe procedere d’ufficio per il reato di vilipendio al Presidente della Repubblica.