È ripiegata sulla scrivania tra ricevute, bollette da pagare e appunti appallottolati con nominativi di famiglie bisognose da aiutare. Sul suo Pc c’è il foglio excel da aggiornare : alla porta sono tanti, tantissimi che bussano. Sono gli ultimi tra gli ultimi, i tanti invisibili, persone senza diritti, quelli che restano fuori: non hanno nulla, non esistono, sono spettri.

Carmela Manco, suora laica, fondatrice e presidente dell’Associazione ‘Figli in Famiglia O.n.l.u.s.’ di San Giovanni a Teduccio (Napoli) non casualmente è stata insignita dell’onorificenza dell’Ordine ‘Al merito della Repubblica Italiana’ dal Presidente Sergio Mattarella.
Con i volontari dell’associazione non si è fermata un attimo. Notti insonni e mattinate complicate con un’unica preoccupazione : “Dobbiamo preparare più spese, la gente ha fame. I bambini devono mangiare”.

Carmela aveva capito prima di tanti. A inizio pandemia aveva intuito cosa potesse significare in alcuni quartieri di Napoli, la tragedia del Coronavirus. Sguardo lungimirante, saggezza e pragmatismo. È contagio di povertà e la grande disperazione in alcuni quartieri di Napoli.
Non si è persa d’animo, la parola d’ordine è stata: “Dobbiamo salvare le famiglie con lavoratori precari o lavoratori in nero che improvvisamente si sono ritrovati catapultati nella povertà a causa dell’emergenza Covid 19, farci carico dei loro bisogni. È vero non abbiamo nulla ma le spese in una maniera o in un’altra dobbiamo distribuirle”.

Da quasi 40 anni, Carmela Manco con tenacia, sacrificio e umiltà costruisce speranze. È qualcosa di inspiegabile. Accade e basta. Nei momenti più duri, quando c’è da stringere i denti e manca anche il fiato, l’attenzione di Carmela è rapita da quella grande scritta che adorna il salone centrale dell’Associazione ‘Figli in Famiglia O.n.l.u.s’.
“Bisogna sfidare la provvidenza per essere schiaffeggiati dall’abbondanza” è una massima di San Gaetano Thiene a cui Carmela da sempre s’ispira.

Dal mese di Febbraio la struttura di via Ferrante Imparato si è praticamente trasformata in un centro alimentare. Due volte a settimana si preparano circa 200 spese da consegnare a famiglie bisognose.
Un passa parola impressionante che ha condotto tanti negozianti, imprenditori e ditte a rafforzare quest’opera di solidarietà e opere concrete. E poi c’è qualche angelo che si è rimboccato le maniche e nel più totale riserbo sta sostenendo Carmela.

E non sono casuali neppure le donazioni della Coop Alleanza 3.0 con la disponibilità e la generosità di Adriano Turrini che rifornisce di derrate alimentari l’Associazione ‘Figli in Famiglia O.n.l.u.s.’ .
Carmela continua a non essere tranquilla, il mare del bisogno è profondo e con il trascorre dei mesi aumenta. Non c’è tempo. Bisogna fare presto.
Arnaldo Capezzuto
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