Federica, donna trans pestata e lasciata in una pozza di sangue sotto casa. Loredana Rossi, di Atn : “Brutale aggressione e discriminata in ospedale”

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“Tornavo dal bar sotto casa, nel quartiere Arenaccia , dopo aver visto un’amica che faceva il compleanno”.

È il racconto di Federica, donna trans di 37 anni, a Gaynews. Il fatto è accaduto nella notte tra mercoledì 3 giugno e giovedì 4 giugno, i suoi ricordi si interrompono dopo la prima rampa di scale del palazzo in cui abita. Un’aggressione che poteva costarle la vita, 40 punti in testa e ferite su tutto il corpo. Ai medici ha detto di essere caduta per le scale.

“Da un anno – prosegue – alcune persone nel palazzo, per fortuna non tutte, hanno reso la mia vita un inferno, perché sanno che ricevo delle persone a casa mia e faccio con dignità l’unico lavoro che ho potuto fare per vivere, quello della sex worker. Pago regolarmente l’affitto, sono tra le poche a pagare il condominio e non ho mai dato fastidio a nessuno”.

“Quando mi hanno trovata in una pozza di sangue, mi ha spiegato la mia amica, una delle abitanti del palazzo è uscita urlando di non avvicinarsi perché avevo l’HIV”.

“Sono stata costretta a mostrare i referti delle mie analisi per smentire queste falsità. La mia borsa, con la mia cagnolina dentro, è stata ritrovata al piano superiore della scala condominiale, a confermare che non sono certo caduta da sola”.

Federica denuncia che una volta ricoverata in ospedale è stata collocata nel reparto maschile, perché nei miei documenti risulta ancora il mio nome d’origine.

“Mi hanno messa in una stanza improvvisata alla meno peggio, sporca, disorganizzata, senza assistenza. Mi hanno anche tolto il pulsante per chiamare aiuto. Gli altri pazienti potevano avere persone accanto che le aiutassero, io no, perché ero in un’area in cui a causa dei protocolli ant-Covid questo ciò non era consentito”.

L’Atn (Associazione Transessuale Napoli) con Loredana Rossi, vicepresidente di Atn – a sempre a Gaynews ha detto: “Ancora una volta una persona trans è vittima di doppia violenza e discriminazione: da parte dei condomini per la brutale aggressione, da parte del personale ospedaliero per il trattamento ricevuto”.

“Nell’esprimere solidarietà affettuosa a Federica, mi unisco anche io, insieme con tutta Atn – Associazione Transessuale Napoli, al coro di voci che richiedono finalmente l’approvazione in Parlamento della legge contro l’omotransfobia come anche in Regione Campania, dove è ferma da tempo. Nel flash mob Pride di Napoli, che avrà luogo il 27 giugno, grideremo con rabbia e coraggio: “Basta essere vittime nell’indifferenza dello Stato. Ora è tempo di legge”.

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