Sarebbe in condizioni critiche il boss Raffaele Cutolo, fondatore della Nco e detenuto da oltre mezzo secolo in carcere per oltre una dozzina di ergastoli a cui è stato condannato.
Dal penitenziario di massima sicurezza di Parma, il ‘professore’, questo il soprannome, sarebbe stato trasferito in un ospedale attrezzato. Pare che il detenuto Cutolo al progressivo aggravarsi delle sue condizioni di salute: soffre di diabete, ipertensione e problemi polmonari, abbia più volte rifiutato di sottoporsi a esami clinici.

L’anziano capo della disciolta Nco, la potente organizzazione malavitosa che negli anni ’80 fu protagonista di una delle più sanguinose guerre di camorra a Napoli e in Campania.
L’avvocato Gaetano Aufiero, che difende da anni il boss condannato a diversi ergastoli e da 42 anni detenuto in regime di 41 bis, ha chiesto più volte al magistrato di Sorveglianza di nominare un perito che valuti le effettive condizioni di salute del 78enne.
Le richieste non hanno avuto alcun esito, neppure dopo il ricovero, avvenuto d’urgenza giovedì scorso, nell’ospedale di Parma Del ricovero la moglie, Immacolata Iacone, è stata informata soltanto ieri.

Per avere un quadro completo della situazione il legale ha nominato un consulente medico di parte, un medico geriatra, presentando un’istanza alla direzione del carcere di Parma perchè Cutolo possa essere sottoposto a visita.
“Ma anche in questo caso non abbiamo ottenuto autorizzazione alla visita e senza che ci venisse fornita una motivazione al diniego”, spiega.

Dal legale è partita anche una istanza per l’autorizzazione all’anticipazione del colloquio previsto per la moglie per la fine del mese di agosto. I detenuti al 41 bis possono ricevere infatti soltanto una visita al mese e l’ultima risale alla fine di luglio.
“Neppure questa istanza è stata accolta – sottolinea l’avvocato – e speravamo in un esito diverso perchè la signora, nel corso dell’ultima visita in carcere, ha notato che Cutolo non era presente a se stesso. Voleva provare a convincerlo di persona a sottoporsi agli esami clinici che pare rifiuti”.
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