Come si cambia per non morire. I sondaggi sono impietosi e i tre/ quattro punti in meno del M5S potrebbero compromettere la riconferma di molti consiglieri regionali uscenti.
Tra questi figura – secondo le analisi – il nome di Luigi Cirillo, il più giovane consigliere di sempre eletto in Campania.
L’appeal del Movimento 5 Stelle non è più lo stesso, la candidata presidente Valeria Ciarambino appare debole, poco attrattiva, divisiva e in più manca l’effetto novità.
Cirillo e altri uscenti sono in grosse difficoltà anche perchè in lista ci sono candidati come Lucariello e Alessandro Cannavacciuolo che si stanno facendo apprezzare.
Insomma, ansia da prestazione e timori di uscire dai giochi stanno condizionando molto la campagna elettorale degli uscenti.
E allora alcuni, Luigi Cirillo è tra questi, stanno pigiando al massimo il piede sull’acceleratore della propaganda: inserzioni a pagamento sui social, manifesti, spazi a 5 stelle, volantini, banchetti, bigliettini.
E pensare che il pubblicizzare il proprio nome era bandito nel M5S di Gianroberto Casaleggio che predicava la squadra e il lavoro collettivo.
Invece, è proprio cambiato tutto. Il M5S si comporta come un partito vero e proprio, aggredendo il mercato dei voti e facendo una asfissinate propaganda spot.
Capita che Cirillo nella sua Castellammare faccia affiggere i manifesti in modo selvaggio fregandosene degli spazi assegnati e occupando tutti i cartelloni compresi quelli di altre forze politiche.
Il consigliere uscente come sempre di fronte alle critiche dirà : “La colpa non è mia ma di chi ha affisso i manifesti”.
Sta di fatto che Cirillo sarà anche giovane ma i metodi usati sono quelli della vecchia e infausta politica.