Sanzioni nei confronti di aziende private e di associazioni di volontariato onlus attive nei trasporti 2 sanitari, sia in convenzione con il 112/118 afferente al servizio sanitario regionale, sia per il trasferimento di persone disabili o inferme.
In particolare, a Napoli, corso di un’ispezione presso il presidio sanitario “Elena D’Aosta”, è stata controllata una ditta operante per l’ASL accertando l’assenza di procedure e protocolli operativi attinenti all’esecuzione delle operazioni di disinfezione delle autoambulanze del “servizio 118” impiegate per servizi di trasporto pazienti, anche affetti da SARS-CoV2.

A conclusione di una verifica presso la sede operativa di una cooperativa onlus aggiudicataria del servizio di trasporto infermi in emergenza 118 con le ASL di Napoli e Caserta, è stata rilevata la mancata applicazione delle procedure sull’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro connesse col rischiobiologico da sars-cov-2 per i dipendenti e i volontari impiegati. Il titolare, quale datore di lavoro, è stato deferito all’autorutà giudiziaria.
A Milano sono state rilevate gravi carenze funzionali e igienico sanitarie nella dotazione di bordo di ambulanze ispezionate con presenza di dispositivi medici scaduti di validità. A Pescara è stata individuata un’ambulanza in funzione nonostante la presenza di infiltrazioni di acqua dal tetto nel vano sanitario, rientro dei gas di scarico all’interno del vano sanitario, riscaldamento non funzionante nonché oltre 400mila km di percorrenza.

A Roma, nel corso di un’ispezione nelle adiacenze dell’ospedale Gemelli, è stato eseguito il fermo amministrativo di un veicolo impiegato in interventi di urgenza e pronto soccorso sebbene autorizzato a diversa destinazione.
A Latina sono state deferiti all’autorità giudiziaia 4 persone tra dirigenti pubblici e titolari di aziende private per aver omesso di procedere alla formazione degli operatori e documentare l’assegnazione dei prescritti D.P.I.; predisporre i protocolli operativi per la prevenzione dal Covid-19 revisionare gli estintori, eseguire il corretto smaltimento dei rifiuti speciali sanitari.
Nel corso di un’ispezione su una ambulanza operante per l’ospedale di Termini Imerese è stata accertata la presenza di tre bombole di ossigeno medicinale scadute e la mancanza di dispositivi per il contenimento della diffusione del Covid-19.
A Reggio Calabria è stato eseguito il sequestro di 60 confezioni di biocida utilizzato quale sanificante per ambienti e per il vano autombulanze, risultato privo dell’autorizzazione all’immissione in commercio.
Metti un like alla nostra Fanpage
© Riproduzione riservata
www.ladomenicasettimanale.it