Il loro ristorante nel cuore di Posillipo, zona collinare e panoramica di Napoli, era il posto preferito per i summit di camorra. I proprietari del locale gourmet Tufo’ erano, per i pm, anche trafficanti di droga per il potente clan Contini. Insospettabili. Questa mattina la sentenza di primo grado con decine di condanne.

Le pene piu’ pesanti a 18 e 16 anni, esclusa l’aggravante mafiosa, per Ciro e Antonio Capasso, padre e figlio, titolari del locale e al centro dell’inchiesta con misure cautelari nel febbraio 2019. Ciro Capasso era stato già coinvolto in precedenti inchieste e indicato dagli inquirenti come vicino ai Contini.
Alessio Onorato e Ciro D’Ambrosio devono scontare una pena di quattro anni a testa; Salvatore Onorato ha invece incassato due anni, con pena sospesa; otto anni per Maurizio Ambrosino; sette per Gianmarco Ammendola; sei anni per Andrea Aruta.
Tra le altre condanne, figurano quelle per Vincenzo Caputo a 12 anni, Pasquale Catalano 4 anni e quattro mesi, Mariano Ceci a 10 anni, Lorenzo Di Palma a sei anni, Giuseppe Flessigno a cinque anni, Antonio Grimaldi a sette anni, Carmine Pandolfi a nove anni, Antonio Russo sei anni e otto mesi, Raffaele Sciarra sei anni e otto mesi, Marco Vicinanza dieci anni, Carlo Giannelli a quattro anni, Michaela Iodice quattro anni, Francesco Lione quattro anni.
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