Musei: Al Palazzo Reale Napoli, progetto Mecenati del verde

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Parte il progetto di restauro e manutenzione programmata dei giardini storici del Palazzo Reale di Napoli con la collaborazione di ‘mecenati del verde’.

Appena conclusi i lavori che hanno interessato il Giardino romantico si avvia un più ampio intervento diretto dall’architetto paesaggista Marco Ferrari.

Il desiderio del direttore Mario Epifani di riproporre, fin dove possibile, la collezione botanica ottocentesca ha suggerito all’architetto Almerinda Padricelli l’idea di avvalersi di piccoli interventi di mecenatismo da parte della cittadinanza.

Sarà quindi possibile, attraverso il sito internet che sarà attivato a breve, contribuire all’acquisto e alla manutenzione di alberi e arbusti, riportati su un’apposita mappa tramite la quale i donatori avranno la possibilità di identificare, seguire la crescita e lo stato di conservazione delle piante adottate.

Seguirà la messa a dimora di specie storicamente documentate. Dal16 maggio intanto sarà riaperto al pubblico il Giardino pensile, nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid con visite ogni domenica (ore 11.00 – 11.45 – 12.30 ) con prenotazione obbligatoria sul sito www.coopculture.it ( 5 euro a persona, più il prezzo del museo, in gruppi di massimo 15 persone).

Il Giardino Romantico risale al 1842, quando il botanico tedesco Friedrich Dehnhardt lo ideò nella grande piazza del maneggio del Palazzo. Vi affacciano il foyer del Teatro di San Carlo e la Biblioteca Nazionale, inaugurata nel 1927.

Nelle aiuole trovano dimora piante autoctone ed esotiche: tra lecci, bagolari, cedri dell’Himalaya, pini domestici e alti palmizi. Il primo nucleo risale all’epoca vicereale, verso la metà del XVII secolo; durante il regno di Carlo di Borbone il giardino si estese.

L’assetto attuale venne definito all’epoca di Ferdinando II, nell’ambito della ristrutturazione del palazzo progettata da Gaetano Genovese (1838-58). In tale occasione il giardino fu collegato con un ponticello in ghisa al nuovo vestibolo di snodo tra l’Appartamento di etichetta e quello privato; a ovest esso prosegue con un terrazzo che consente l’affaccio anche sulla piazza del Plebiscito. Il Giardino pensile è stato oggetto di un complesso intervento di restauro, concluso nel 2018.

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