I colori dell’arcobaleno hanno invaso oggi piazza Dante a Napoli per il Pride. Una manifestazione che ha un sapore particolare per due motivi: si celebrano i 25 anni dal primo Pride partenopeo e perché le forze politiche dibattono sul Ddl Zan. Una piazza gremita che chiede a gran voce l’approvazione della legge.
Tantissimi i cartelli, gli striscioni esposti. In piazza, accanto alle associazioni che si battono per i diritti degli omosessuali, delle famiglie Arcobaleno e delle persone Lgbt, tantissimi ragazzi anche giovanissimi. ‘ ‘Siamo tutti uguali – dice una giovane – nessuno deve essere discriminato per i suoi affetti e per il suo orientamento sessuale. Siamo tutti cittadini italiani”.
Molte le coppie omosessuali che si tengono per mano, che si baciano alla luce del sole perchè affermano – ”non siamo diversi dalle coppie etero. Il nostro è solo amore come il loro”. La piazza ha celebrato il compleanno del Pride proiettando alcune immagini di quella manifestazione che nel giugno 1996 si concluse in piazza Municipio, davanti la sede del Comune.
“In questi 25 anni è stata fatta molta strada – ha sottolineato Daniela Falanga, presidente Antinoo Arcigay Napoli – ci sono le Unioni civili ma c’è ancora una parte di cittadini che esige i propri diritti e se i politici non sono in grado di andare incontro a questa trasformazione, allora devono lasciare il posto ai ragazzi che stanno facendo la differenza. L’Italia è in evoluzione, lasciamola evolvere”.
Fari accessi sullo stallo in cui versa il Ddl Zan che – ha affermato Falanga – ”non solo dà nome e cognome a tutte le persone di questo Stato ma definisce le possibilità per poter realizzare davvero uno Stato democratico e liberale dando finalmente l’opportunità di poter chiamare le persone transessuali con nome e cognome, di poter essere visti e di avere diritti. A tutti lo Stato deve garantire la possibilità di vivere secondo le proprie necessità”.
Una piazza che ha visto la partecipazione del senatore Alessandro Zan, estensore dell’omonima legge, del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, della cantante Paola Turci, dell’ex compagna di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale e di alcuni candidati sindaco.