Lesioni pluriaggravate, eseguite con metodo mafioso: è il reato ipotizzato dal gip del tribunale di Napoli nei confronti del 21enne Salvatore Petriccione Junior, figlio di Salvatore, attualmente detenuto e considerato il reggente del gruppo camorristico della Vanella Grassi.
Sono stati i carabinieri del Comando provinciale di Napoli, nell’ambito delle indagini sul pestaggio di un 20enne di Melito di Napoli , verificatosi la notte del 7 gennaio scorso nei pressi dello stadio Landieri nel quartiere partenopeo Scampiaad arrestare il giovane.
Le investigazioni, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia napoletana, sono nate dopo la violenta aggressione nei confronti del giovane che, si trova a bordo della sua autovettura parcheggiata in largo Dino Battaglia, fu raggiunto da alcune persone tra le quali, secondo i magistrati, Petriccione .
Dopo aver circondato l’auto della vittima ed aver infranto con un girabacchino il più finerino lato guida del veicolo, lo picchiarono violentemente al volto, procurandogli gravi lesioni. A seguito del pestaggio, il 20enne fu ricoverato in prognosi, inizialmente riservata.
Alla base del pestaggio-vendetta sarebbe stato un litigio con la sua fidanzata, figlia di un esponente della criminalità.