È diventato un influencer. I suoi video impazzano su Tik Tok. Risponde a ‘tu’ per ‘tu’ a chi lo insulta o lo minaccia per la sua scelta di collaborare con lo Stato. Ma c’è anche chi gli chiede consigli per non sbagliare più.
Parliamo di Gennaro Panzuto, 46 anni, detto “Terremoto”, ex reggente del clan dei Piccirillo nella zona della Torretta, a Chiaia, e killer di fiducia del potente clan Licciardi dell’Alleanza di Secondigliano, una delle cosche camorristiche più feroci degli ultimi anni.
L’uomo, collaboratore di giustizia fino al 2020, dopo una ventina di anni di carcere racconta di aver tentato il suicidio più volte e di vivere schiacciato dalla pressione di un passato che non riesce a perdonarsi.
Oggi, tornato a vivere a Napoli , parla della sua storia e prende posizioni contro la camorra, sronando i commercianti della città a non subire estorsioni e intimidazioni.
Giulio Golia stasera nella prima puntata delle Iene del nuovo anno – appuntamento alle 21 su Italiauno – lo intervista.
Panzuto confida all’inviato che il suo impegno è motivato dal “provare a far capire a quei giovani, che ora sono come ero io, che potrebbero diventare animali anche loro, e se riuscissi a salvarne qualcuno sarebbe come aver salvato me stesso. Vorrei essere un valore aggiunto per la società non un valore personale. E quando morirò non lo farò da delinquente”.