Come era evidente il Comune di Napoli e in particolare l’assessorato all’Istruzione guidato da Maura Straino ingrana la marcia indietro e dalle inamovibile e ineluttabile posizioni dell’abbattimento – senza se e senza ma – dell’edificio scolastico ‘Rocco Jemma’ del rione Materdei si passa all’adeguamento sismico della strutura.
Le ruspe sembravano già in moto per demolire il fabbricato e cominciare la costruzione di una nuova sede. Avviati gli adempimenti, effettuati i sopralluoghi, stilato i progetti e le opere in procinto di essere cantierate poi il brusco stop.
Certo le polemiche, le manifestazioni dei genitori, l’inquietudine delle maestranze, i timori dei comitati di quartiere, i sospetti sul non aver considerato opportuni interventi di ammodernamento dell’edificio hanno scardinato il muro di certezze apparenti dell’Amministrazione.
Di tutti gli Enti coinvolti a nessuno è venuto in mente ovvero espedire un obbligo d’ufficio di chiedere alla Soprintendenza alle Belle Arti se il ‘Rocco Jemma’ possedesse qualche vincolo storico. È bastata una pec inviata agli uffici della Soprintendenza per ‘scoprire’ che esiste un vincolo storico sulla struttura del rione Materdei in quanto, dal confronto tra le foto aeree dell’epoca, è possibile evincere che l’edificazione risale ai primi anni 50.
E adesso? Tecnicamente il ‘Rocco Jemma’ non può essere abbattuto. La scuola è un bene storico di Napoli appartiene alla memoria del rione Materdei e dell’intera città. E i progetti? E i sopralluoghi tecnici? E le riunioni? E i soldi pubblici investiti per i preliminari tecnici? È proprio una brutta figura quella fatta da Palazzo San Giacomo che alla fineha gettato la spugna e invia una nota per chiarire l’intera vicenda.
“Il Servizio Tecnico Scuole, su impulso dell’Assessorato all’Istruzione, si era intanto già attivato presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito che oggi ha confermato la possibilità di utilizzare i fondi del PNRR destinati all’edificio non più per l’abbattimento, ma a sostegno di un nuovo progetto per il miglioramento sismico e la rifunzionalizzazione della struttura”, si legge in una nota di palazzo San Giacomo.
“Con i nuovi elementi acquisiti, per i quali ci eravamo già mossi nelle scorse settimane, siamo in grado di presentare un nuovo progetto entro i tempi fissati dal PNRR. Questo piano interesserà buona parte dell’edificio dotandolo delle caratteristiche necessarie a rendere non soltanto più funzionale ma idoneo dal punto di vista sismico – ha spiegato l’assessore all’Istruzione Maura Striano -È molto importante che il Ministero abbia accolto la nostra proposta di trasformare l’intervento a realizzarsi da ‘demolizione e ricostruzione’ ad ‘adeguamento sismico e rifunzionalizzazione'”.
Per quanto riguarda la platea scolastica l ‘assessore ha infine confermato che le iscrizioni per il prossimo anno potranno essere regolarmente effettuate in quanto vi è capienza nei due nidi comunali Cairoli e Fanciulli, ma si stanno valutando ulteriori soluzioni in prossimità dell’istituto, che potranno essere rifunzionalizzate con fondi già nelle disponibilità dell’assessorato.