Gestivano una clientela variegata, dall’operaio al professionista, i bagarini napoletani che, con
l’aiuto di alcune ricevitorie compiacenti si accaparravano biglietti per le partite del Napoli allo stadio Maradona (di serie A e per la Champions League) e anche per altri eventi, come concerti, che poi rivendevano a prezzi duplicati.
Con la complicità di diverse ricevitorie di Napoli e provincia anticipavano il ‘sold-out’ accaparrandosi i biglietti per le partite del Napoli allo stadio Maradona e poi li vendevano, anche via social, a prezzi maggiorati – talvolta anche al doppio – modificando le generalità degli intestatari dei titoli in modo da farle coincidere con i documenti dei tifosi che si presentavano ai varchi di accesso allo stadio.
È quanto ha scoperto il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Napoli che sta seguendo una serie di perquisizioni nei confronti di un gruppo di cosiddetti ‘bagarini’.
Dalle indagini, coordinate dalla Procura, è anche emerso il coinvolgimento degli addetti ai controlli allo stadio – i cosiddetti steward – che, in cambio di mazzette, avrebbero agevolato l’ingresso dei detentori dei biglietti alterati. Secondo gli inquirenti esisterebbe quindi un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi reati contro la fede pubblica e contro il patrimonio.
Pare ci siano anche il coinvolgimento di alcuni steward della stadio Diego Armando Maradona di Napoli consisteva – secondo i finanzieri – nel non rilevare il codice del biglietto sul quale era stato modificato il nominativo. Emerge dall’indagine coordinata dalla Procura di Napoli che ha portato stamattina ha una serie di perquisizioni domiciliari e personali nei confronti dei cosiddetti bagarini. Per questi ‘mancati’ o blndi controlli, secondo le fiamme gialle del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli , gli addetti percepivano denaro.
I finanzieri hanno anche intercettato le conversazioni degli indagati scoprendo, per esempio, che un ingresso per la Curva A superiore in occasione della partita Napoli -Milan del 2 aprile 2023, per esempio, era stato venduto dai bagarini a circa 120 Euro.
In una conversazione viene intercettata anche la lamentela di una mamma che chiama uno dei bagarini per fargli sapere che i suoi figli, entrambi in possesso di un biglietto ‘alterato’, sono stati bloccati agli ingressi. Il bagarino replica dicendo che se fosse stato chiamato avrebbe potuto risolvere la questione. Inoltre si dice anche pronto a restituire la cifra.
Dalla conversazione si evince che gestisce un giro di 2-300 biglietti e che quindi qualche inconveniente può capitare. L’informazione acquisita rende anche – per approssimazione – l’entità del giro di affari che si aggira, per difetto, intorno alle decine di migliaia di euro per ciascuno dei bagarini indagati