Non si placano le polemiche dopo la messa in onda, giovedì sera, nel programma ‘Piazzapulita’ su La7 le immagini di ciò che accade all’interno dell’ospedale ‘Ruggi d’Aragona’ di Salerno. Il servizio curato della giornalista Sara Giudice ha documentato l’abbandono in particolare degli anziani stipati negli spazi del Pronto Soccorso e non assistiti.
“Sono talmente tanti i pazienti in pronto soccorso che scappano fuori senza pantaloni con il catetere vescicale inserito – dice l’operatore sanitario a Piazzapulita – bisogna assumere personale, bisogna che la smettano di fare straordinario su straordinario, gli infermieri sono stremati”.
Nell’audio si sentono i lamenti di anziani che chiedono qualche medicinale per far passare il dolore, un altro che deve andare in bagno ma che dalle 6 nessuno lo aiuta, ma si vede anche un paziente in codice rosso legato o quello con il Covid che è lasciato con il pannolone sporco per l’intera giornata.
“Ci sono 120 persone, tutte buttate nei corridoi, sono in attesa di reparto e continuano a ridurre i posti letto”, si sente dire dall’operatore sanitario alla giornalista di La7.
A stretto giro la replica di Vincenzo D’Amato, direttore generale dell’ospedale ‘Ruggi’.
“In riferimento al servizio televisivo che ha interessato il Pronto Soccorso di Salerno, trasmesso ieri nel corso del programma ‘Piazza Pulita’ in onda su La7, appare opportuno rappresentare che l’Azienda Ospedaliero Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona comprende 4 Pronto Soccorso che, complessivamente, registrano circa 110.000 accessi annui (70.000 nel solo Presidio di via San Leonardo) con condizioni di sovraffollamento (fenomeno comune ai grandi ospedali italiani) che richiedono particolare impegno da parte degli operatori sia dirigenti che di comparto nonché l’adozione di molteplici iniziative e provvedimenti tesi a garantire la continuità e funzionalità del servizio ed a contrastare le difficoltà operative».
Quindi ha aggiunto: “Questo genere di servizi, costruiti su materiale verosimilmente registrato da personale interno, che mostrano momenti di estrema intimità e sofferenza degli assistiti, purtroppo si prestano a facili strumentalizzazioni e finiscono con il compromettere il lavoro assicurato quotidianamente dalla struttura di Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero salernitano minando e rendendo sempre più difficile il rapporto con gli assistiti e i loro parenti. L’Azienda continuerà ad accertare e a perseguire con assoluto rigore e determinazione gli isolati comportamenti che hanno l’unico obiettivo di danneggiarne l’immagine e di rallentarne il processo di crescita”.
Ma le polemiche e le critiche non si arrestano. Ora tocca al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che ha la delega alla Sanità dire qualcosa. Forse.