Il quartiere Fuorigrotta resta attenzionato. Le forze dell’ordine negli ultimi tempi, a seguito dei molti episodi criminali, hanno avviato indagini e attività di approfondimento rispetto ai gruppi criminali emergenti e quelli vecchi.
Nel corso di alcuni servizi di controllo i carabinieri della Compagnia di Bagnoli, quelli del Reggimento Campania e il Nucleo cinofili di Sarno, in via Brigata Bologna, alle spalle dell’ex Sferisterio hanno rinvenuto e sequestrato una mitragliatrice Mini Uzi ad aria compressa, senza tappo rosso, caschi integrali, passamontagna, una mazza da baseball e spray al peperoncino. Per i militari si tratterebbe di un vero e proprio ‘arsenale’ per compiere rapine o azioni intimidatorie.
I carabinieri nell’esaminare alcuni muri di tufo esterni della strada hanno scoperto un mini vano ricavato ad arte. Per diverse ore i militari dell’Arma hanno cinto d’assedio la zona effettuando numerose perquisizioni a personaggi noti ai terminali. Non è la prima volta che in via Brigata Bologna vengono sequestrate armi.
Il 1 dicembre del 2020 nella stessa strada viene rinvenuta un’auto rubata a febbraio 2020. Perquisendo l’interno della vettura, i poliziotti trovarono in uno zaino: una pistola calibro 7,65, un revolver calibro 38 special e 10 cartucce di diverso calibro. Lo scorso marzo di tre anni fa la polizia su segnalazione trova una pistola Walther P38 calibro 9 con matricola abrasa e priva di caricatore nel giardino di un’ abitazione in via Brigata Bologna.
Forse quella utilizzata per assassinare Antonio Volpe, 77 anni, cognato dell’ex ras del clan Bianco, ucciso il 15 marzo 2021. Trascorrono e l’11 ottobre sempre in via Brigata Bologna i carabinieri trovano in un muro occultata una pistola lancia razzi perfettamente funzionante.
In particolare le forze dell’ordine hanno concentrato sforzi investigativi su via Campegna dove in un insediamento di palazzine popolari detta ‘la 33’ parte che operi un nuovo gruppo emergente.