Lo sterminatore dei congiuntivi

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Grottesco, incolto e disinformato al punto da confondere Marchionne, l’amministratore delegato della Fiat, con Melchiorre, uno dei tre re Magi; oppure un “tic tac” al posto di un diktat e ancora  “oggi festeggiamo i 150 anni dell’Unità della Repubblica”. Senza parole. Le gaffe di Luigi Cesaro sono cliccatissime dai frequentatori di youtube. Le sue poche ma solenni interviste dove non manca mai un riferimento agli “amici” e un qualche “pobblema serio e impottante” sono tra i più visionati del Web.

Sembra un attore di una sceneggiata napoletana, snobbato dai suoi stessi colleghi di partito per il suo eloquio tutt’altro che fluido e, manco a dirlo, poco rispondente ai canoni della grammatica italiana; arrogante e strafottente tanto da decidere, pur senza averne alcun titolo, di diventare giornalista, presentando (con la complicità del direttore responsabile di un periodico del Giuglianese) una falsa pratica da pubblicista.

Giggino ’a purpetta per gli amici; “lo sterminatore dei congiuntivi” per gli avversari – deputato da quattro legislature, presidente della Provincia di Napoli dal giugno 2009, europarlamentare dal 1999 al 2001, commissario del coordinamento provinciale napoletano di Forza Italia dal dicembre 2005 al marzo 2009, coordinatore provinciale del Pdl napoletano dall’aprile 2009 e da poco riconfermato nonostante oltre quattro  pentiti di camorra l’accusano di essere un assiduo fiancheggiatore dei clan.

Se ci fosse un premio da assegnare ai politici-macchietta più analfabeti d’Italia Luigi Cesaro non avrebbe avversari. Riscuote simpatie-omissive nei media partenopei sopratutto perché la sua famiglia è proprietaria a Sant’Antimo (comune alle porte di Napoli e quartier generale dei Cesaro) del centro polidiagnostico “Igea”, convenzionato con il Servizio sanitario nazionale che inonda di pubblicità giornali, siti web, muri ed etere.

Le migliaia di napoletani che hanno delegato  a quest’uomo problemi di ciclopica complessità come la gestione dei rifiuti, il risanamento, la riqualificazione della costa massacrata da ogni scempio  e avvelenata, svenduta, piegata sotto mille interessi dovrebbero fare autocritica.

Arnaldo Capezzuto

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