“Onestà e legalità sono due cose moralmente distinte e vi spiego perché. Una ragazza, che per salvare 42 vite infrange la legge è ‘illegale’ e deve andare in prigione, ma rimane onesta perché pagando di persona obbedisce alla coscienza e non lo fa per un privilegio personale”.
Lo scrive il parroco di Brusciano, don Salvatore Purcaro, su Fb e prende spunto dalla drammatica vicenda della Sea Watch e del sacrificio della Capitana Carola Rackete e della sua decisione di infrangere la legge e mettere in salvo i migranti.
Parole che s’infiammano e suonano come una rigorosa presa di posizione contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini che sulla questione immigrazione ormai mostra giorno dopo giorno un grado di disumanità.
“Un politico, che per salvare 49 milioni di euro evoca la legge sul finanziamento pubblico ai partiti é ‘legale’ ma non rimane onesto perché sa che quei fondi sono stati usati per pagare altre spese” – attacca don Purcaro -.
“La maturità morale di una persona si definisce a partire dalla responsabilità che etimologicamente ci richiama il dovere di ‘rispondere’ alla coscienza e a Colui che ci valuterà su questo capo d’imputazione: ‘ero forestiero e mi avete accolto’ (Mt 25, 35)”.
E poi don Salvatore Purcaro nel concludere il suo post aggiunge una postilla che vale come avvertenza prima dell’uso strumentale del suo scritto.
“P. S.: scrivo questo post da sacerdote e professore di morale. Vi prego se vi scappa il commento: ‘i preti non devono fare politica’, postatelo sulla Bacheca di chi da politico vuole fare il ‘prete’, usando anche la religione come arma di campagna elettorale”.
Arnaldo Capezzuto