Sembra una epidemia. Un virus maledetto. Il diavolo che s’impossessa della ragione. La follia che annebbia. Non esiste più nulla. Non c’è niente che fa ragionare. Il vuoto. L’impazzimento.
È accaduto a San Gennaro Vesuviano, piccolo comune alle falde del Vesuvio.
Salvatore Narciso, 35 anni, ha gettato e ammazzato la sua figlioletta di appena 16 mesi e poi ha tentato il suicidio, lanciandosi dalla stessa finestra dalla quale, un attimo prima, senza neppure pensarci ha scaraventato la sua bimba.
Incredulità, rabbia e dolore sono i sentimenti che in queste ore si accavallano tra i residenti di San Gennaro Vesuviano.
Ginevra, questo il suo nome, è deceduta. Vittima innocente della follia del suo papà. L’uomo insieme alla piccola erano ospiti dei suoceri e da quell’appartamento del secondo piano che ha voluto mettere la parola fine.
Qualcuno racconta di un litigio avuto con la moglie prima dell’omicidio, problemi che, secondo da quando emerge, avrebbero portato la coppia a decidere di separarsi.
I due vivono a Caserta, erano dai genitori di lei in via Cozzolino nel paese vesuviano.
Salvatore Narciso approfittando dell’assenza della moglie, allontanatasi dall’abitazione, eludendo anche la presenza del cognato in casa a pian terreno, è uscito e ha raggiunto una finestra al secondo piano del vano scale.
Poi, poco dopo le 12, la tragedia. Il 35enne afferra la piccola e la lancia nel vuoto.
P.P.M.