Sorprende uno svarione così. Eppure per oltre un’ora attaccato al telefono ho tentato in tutti i modi di contattare la redazione del quotidiano online Linkiesta.
Testata che si segnala per serietà, qualità del lavoro e approfondimento. Volevo segnalare alla redazione, ai responsabili con urgenza uno spiacevole problema che è accorso.
Una grana che so non dipendere dai bravissimi colleghi. Giornalisti e firme che intendono il mestieraccio come un dovere rigoroso e nel rispetto assoluto della deontologia e delle regole che governano la professione.

Si tratta di uno spiacevole problema di sovrapposizione pubblicitario. Nell’articolo : “Alessio e Simone, uccisi due volte. Dalla mafia e da uno Stato che si ostina a non guardare” c’è una giusta presa di posizione con lo Stato.
È devastante questa tragedia dei cuginetti di Vittoria, falciati da un Suv condotto da un pregiudicato ubriaco e imbottito di cocaina mentre Alessio e Simone si trovavano seduti sugli scalini di casa.
Purtroppo per un problema di collocazione pubblicitaria su Linkiesta proprio sul fotone dei due bimbi compare e si apre una inserzione pubblicitaria di un automobile Suv con la dicitura “un’esperienza di guida perfetta” e l’invito rivolto al lettore-automobilista nel richiedere “un test drive”.
L’articolo è un giusto cazzotto nello stomaco ma quella pubblicità che si apre sul volto di Alessio e Simone è altrettanto un cazzotto, diciamo una vera vergogna.
Occorreva controllare, verificare e più che altro rispondere al telefono.
Arnaldo Capezzuto
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