Un alunno autistico, delicato e sensibile. Lo chiameremo Paolo (nome di fantasia) ha 14 anni e soffre della sindrome autistica.
Il suo insegnante di sostegno di 53 anni, in servizio presso un istituto scolastico casertano, mostra intolleranza, non vuole accudirlo e stargli accanto e guidarlo con i programmi speciali. S’irrita e alza le mani.
Schiaffi, spintoni, strette al collo e poi alla testa. Un inferno di maltrattamenti per un adolescente che di suo già combatte contro una malattia invalidante.
A seguito di segnalazioni e di una circostanziata indagine, l’insegnante è stato arrestato e condotto ai domiciliari dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti un alunno autistico.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Capua Vetere, è iniziata nel marzo scorso, dopo la denuncia presentata dai genitori del ragazzo, che avevano notato un forte malessere del loro figlio.
Le immagini hanno consegnato ai militari dell’Arma un quadro allarmante, con “numerosi episodi di ingiustificata ed assurda violenza” scrive la Procura.
Schiaffi al volto, strette al capo e al collo, scuotimenti, lancio di oggetti e spintoni fino a far cadere a terra il giovane; queste le violenze accertate dagli inquirenti dal mese di marzo grazie a una telecamera.
Maltrattamenti che avvenivano, quando il ragazzo era seduto calmo al suo posto, o accennava ad alzarsi per avvicinarsi alla finestra e guardare fuori; circostanza quest’ultima, definita dalla Procura “eloquente per tratteggiare la gravita delle condotte e l’indole violenta dell’indagato, inconciliabile con i doveri minimi della delicatissima e fondamentale funzione svolta”.
I genitori avevano dei sospetti sul docente: in una circostanza, è emerso dalle indagini, erano arrivati a scuola proprio nel momento in cui l’insegnante teneva le mani strette sul collo del 14enne; alla loro vista, il professore aveva subito trasformato la stretta in un abbraccio sorridente.
Il fatto fu segnalato al dirigente scolastico che richiamò l’insegnante; anche i compagni della vittima hanno confermato ai genitori delle violenze commesse dal docente.