Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha emanato il 15 luglio scorso la circolare n.16012/110 avente come oggetto “Insediamenti di comunità Rom, Sinti e Caminanti”.
L’oggetto della circolare sono gli “insediamenti abitativi dei rom, sinti e caminanti “e non insediamenti formali o informali abitati da altre etnie.
Da questo appare chiaro il carattere discriminatorio e razzista del testo. Altrettanto chiaro appare la finalità della circolare: sgomberi di insediamenti rom attraverso “l’adozione di specifici provvedimenti contingibili e urgenti”.
E questo perché i rom costituiscono “pericolo alla salute pubblica“ e “alla sicurezza”. E tutto questo è posto nelle mani dei prefetti. Salvini sta iniziando un’altra guerra contro gli impoveriti, gli ultimi, i Rom.

In questa nostra società i Rom sono proprio gli ultimi, i più disprezzati ed emarginati.
“Capro espiatorio da secoli fino allo sterminio nazista – afferma il vescovo di Torino, mons. C. Nosiglia – i rom e i sinti rivelano la disumanità di una convivenza, la nostra, che vuol dirsi civile, ma lascia alla miseria più nera e nell’emarginazione più amara i figli del popolo più giovane d’Europa”.
Sappiamo che il 19 luglio, il Prefetto di Napoli ha convocato i sindaci di Napoli e della città metropolitana a un incontro per rendere operativa la circolare di Salvini.
Noi ci appelliamo sia al Prefetto che ai sindaci perché non procedano né a censimenti né a sgomberi dei campi rom. I censimenti etnici hanno un sapore razzista che hanno portato ai campi di sterminio nazista.

Gli sgomberi producono solo disastri umani e civili esemplificati nella tragedia dei rom di Giugliano.
Chiediamo al Prefetto e ai Sindaci di operare con le comunità rom e sinti per superare i campi e andare verso una politica seria di inclusione.
Per realizzare questo è opportuno un incontro delle forze sindacali, realtà associative, laiche e religiose, con le autorità preposte per trovare insieme una soluzione alternativa ai rom di questa nostra città di Napoli.
Alex Zanotelli
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