Matteo Salvini nel corso di un drammatico ‘gabinetto di guerra’ ha praticamente staccato la spina al governo. Il leader della Lega ne ha piene le scatole dell’alleato.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la proposta di riforma farlocca della giustizia avanzata dal ministro Alfonso Bonafede. Il giudizio del capo del Carroccio è pesantissimo: inefficace e inutile.
La Lega si vede stretta all’angolo tra i tantissimi ‘no’ del M5S e l’incompetenza totale dei ministri e sottosegretari pentastellati. L’azione di governo è ferma e gli italiani cominciano a sentirsi traditi.
La Lega vuole tirarsi fuori e non tradire la fiducia dei cittadini. Sono almeno quattro i nomi che il Carroccio vorrebbe fuori dall’esecutivo : Danilo Toninelli, Elisabetta Trenta, Alfonso Bonafede e Vincenzo Spadafora.
Nella lista compare anche il nome di Luigi Di Maio giudicato non all’altezza di guidare il ministero dello Sviluppo Economico. Una bocciatura netta e senza possibilità d’appello.
Come sembra è praticamente impossibile un rimpasto di governo e una revisione del contratto quindi – questo il ragionamento di Salvini – meglio non perdere più tempo e andare alle urne.
La Lega si sente forte. Gli ultimi sondaggi quotano il Carroccio al 38 per cento dei consensi. La stragrande maggioranza degli italiani si fida della Lega e del loro leader. Sanno stare al governo e misurarsi concretamente con i problemi della gente.
Insomma, niente voli pindarici alla maniera grillina ma amministrazione del saper fare e rendere l’Italia un Paese piè efficiente e competitivo. La parola d’ordine è accelerare.
Non è casuale se Matteo Salvini l’intera estate sarà in giro per piazze e strade con una serie di comizi e iniziative.
Il capo del Carroccio ha stilato sette giorni di fuoco nelle regioni del Centro sud, una puntata a Genova per l’anniversario del crollo del ponte Morandi e Ferragosto a tappeto in Campania.
È la svolta annunciata in diretta Facebook dallo stesso Salvini in quello che si annuncia un tour per l’Italia: “Tutto agosto non mi fermo, ho messo giù tutta una serie di appuntamenti d’incontro e ascolto e per quello che mi riguarda si lavora anche a Ferragosto”.
È uno schiacciasassi il ministro dell’Interno e snocciola date dove incontrare la gente: il 7 agosto sarà nel Lazio, poi l’8 in Abruzzo, il 9 in Molise, il 10 in Puglia, l’11 in Calabria, il 12 in Sicilia e il 14 a Genova “per ricordare la tragedia del del ponte Morandi”.
Il giorno di Ferragosto, invece, Salvini sarà a Castelvolturno, “nel cuore della Campania – conclude – che merita di più”.
La scelta d’immergersi nel Sud Italia non è casuale, la Lega vuole sfondare e prendersi tutto. Ampliare il consenso e radicarsi come partito della nazione che riesca a farsi carico delle diverse e differenti spinte che giungono dal profondo del Paese. È una Lega pronta e attrezzata per travolgere un Movimento 5 Stelle sempre più in crisi.
Pier Paolo Milanese