Silvio Berlusconi il patriarca di Forza Italia aveva illuso i suoi due delfini Mara Carfagna e Giovanni Toti nel nominarli coordinatori di presidenza del partito.
Era solo strategia. Prendere tempo. Assicurarsi un sostegno elettorale per le Europee e tenere le varie anime rivoltose azzurre insieme.
Eletto e più che mai attivo, l’ex cavaliere ha tirato fuori dal cassetto l’ ‘Altra Italia’, un nuovo soggetto che vuole federare tutte le forze di centro e liberali. Congiuntamente alla nuova iniziativa politica ha azzerato i vertici di Forza Italia in pratica ha sconfessato sia la Carfagna che Toti.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha reagito sbattendo la porta mentre Mara Carfagna è sul piede di guerra.
L’unica verità è il profondo stato di crisi del partito azzurro. Il leader di Fi, pochi giorni fa, aveva convocato un tavolo delle regole per avviare un’opera di rivoluzione interna al partito, ma il colpo di mano con cui ha fatto fuori Toti ha di fatto spaccato Forza Italia in due pezzi e in tanti ormai si preparano ad una lenta diaspora verso altre sigle del centrodestra.
A sorprendere è stata la reazione della Carfagna, che pur defenestrata è stata recuperata con la nomina a coordinatore del partito insieme ad altri quattro colleghi.
La vicepresidente della Camera però non solo ha rifiutato l’incarico ma ha inviato una durissima nota con cui ha sconfessato la linea di Berlusconi.