Quello più scatenato, il playmaker della banda di Corinaldo – secondo gli inquirenti – è Ugo Di Puorto, originario del casertano, e più che altro figlio di un boss dei Casalesi. La scoperta è venuta fuori a seguito delle indagini che hanno portato all’identificazione e all’arresto della banda che usava spray al peperoncino per mettere a segno le rapine e che provocò nel locale dove si doveva esibire il rapper Sfera Ebbasta una strage.
Ugo di Puorto è il figlio di Sigismondo, di San Cipriano d’Aversa, in carcere dal 2010. Il papà era il luogotenente dei padrini Francesco Schiavone detto Sandokan e Michele Zagaria.
Il figlio Ugo è cresciuto al Nord ma da sempre voleva imitare le ‘gesta’ del papà. Il giovane è stato il punto di riferimento della banda. Ognuno, con un compito da assolvere.
Chi doveva distrarre la vittima, chi spintonarla. Due dei 6 giovani arrestati per la strage di Corinaldo erano già stati arrestati in Francia lo scorso 6 luglio dopo il furto di alcune collane a Disneyland.
Grazie alle rapine compiute con lo spray al peperoncino la banda di giovanissimi che ha provocato la strage nella discoteca di Corinaldo riusciva a mettersi in tasca circa 15mila euro al mese. Sono sei i ragazzi modenesi giovanissimi, arrestati per la strage di Corinaldo.
Si tratta di Ugo Di Puorto, 19 anni di San Prospero (Modena), Andrea Cavallari, 20 anni di Bomporto (Modena), Moez Akari, 22 anni residente a Castelnuovo Ranone (Modena), Raffaele Mormone, 19 anni di San Cesario sul Panaro (Modena), Badr Amouiyah, 19 anni residente a San Prospero (Modena) e Sohuibab Haddada, 21 anni residente a di Bomporto (Modena).
Agli arresti, accusato di associazione anche Andrea Balugani, 65 anni di Castelfranco Emilia.
Un business criminale che frutta alla banda 15 mila euro al mese. Sono circa 60 le rapine che vengono addebitate ai sei, in 9 regioni italiane e all’estero.
Genny Attira