I soldi a Napoli, quelli veri, non girano. E allora i migliori talenti criminali della metropoli all’ombra del Vesuvio sono costretti a tirare dall’armadio la valigia di cartone dei nonni ed emigrare.
È il destino a cui sono stati costretti di due promettenti talenti criminali dei Quartieri spagnoli. Per esercitare il loro mestiere sono stati costretti ad emigrare all’estero. Dopo aver girovagato in giro, si sono stabiliti ad Ibiza, località alla moda e molto frequentata dai rampolli del nuovo mondo.

Alla fine la bravura, il talento, l’apprendistato, la scuola, il vero mestiere tramandato di padre in figlio è venuto fuori. E loro i due napoletani si sono fatti apprezzare e conoscere bene diventando un vero proprio incubo della piccola località iberica.
Meno di un mese fa, i due emigranti hanno svoltato mettendo a segno un colpaccio da raccontare, narrare nei vicoli e quindi diventare vera leggenda.
Mentre si trovavano in una strada di Ibiza molto frequentata da vip di un certo livello, la loro attenzione è stata catturata dal polso di un arabo poi scopertosi figlio di un importante sceicco e proprietario di pozzi di petrolio in vacanza a Ibiza.
Non credevano ai loro occhi anche stropicciandoli il luccichio continuava. Allora senza farsi prendere dall’emozione e in sella allo scooter, come è da scuola dei vicoli di Napoli, si sono avvicinati all’obiettivo e con uno strappo netto e deciso hanno scippato dal polso del rampollo dello sceicco, l’orologio.

Un pezzo unico del valore di un milione e duecentomila euro.
Professionisti che non hanno lasciato nulla al caso, infatti si sono disfatti in tempo reale dello scooter.
Un ruolo fondamentale pare l’avrebbe avuto una complice, una insospettabile, napoletana ben inserita nelle comitive in vacanza alle Baleari.
Adesso tra imbarazzi e pressione investigativa, i due napoletani – pare ci sia un identikit – sono i più ricercato di Ibiza.
Giulia Rosati
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