Mentre i gestori preparano lo sbarco del 5 G, la nuova tecnologia, che aumenterà la velocità e premetterà collegamenti internet più veloci, continuano gli studi sui i possibili effetti delle onde elettromagnetiche sulla salute.
La correlazione tra tumori e telefoni cellulari e tablet è un tema centrale nelle ricerche e approfondimenti scientifici.
L’Istituto Superiore di Sanità (Iss) ha redatto un nuovo rapporto dove nella sostanza rispetto alla casistica rileva un non aumento del rischio.
Ciò non significa che non esiste una correlazione oppure che gli effetti dei campi magnetici non danneggiano la salute.
Nel rapporto Istisan si sottolinea come l’uso del cellulare non risulta associato all’incidenza di neoplasie nelle aree più esposte durante le chiamate vocali.
Attenzione ciò non significa che non ci sono rischi per l’uomo anzi su quest’aspetto occorrono altre indagini – in particolare. Sui rischi legati all’utilizzo fin dall’infanzia.
L’utilizzo prolungato del cellulare, per oltre dieci anni, non fa incrementare il rischio di neoplasie maligne (glioma) o benigne (meningiomi, neuromi acustici, tumori dell’ipofisi o delle ghiandole salivari).
I dati attuali però non consentono valutazioni accurate del rischio dei tumori intracranici a più lenta crescita e mancano dati sugli effetti a lungo termine dell’uso del cellulare iniziato durante l’infanzia.
Sono queste le principali conclusioni del Rapporto Istisan “Esposizione a radiofrequenze e tumori: sintesi delle evidenze scientifiche” diffuso dall’Istituto Superiore di Sanità.
I dati attuali, inoltre, non consentono valutazioni accurate del rischio dei tumori intracranici a più lenta crescita e mancano dati sugli effetti a lungo termine dell’uso del cellulare iniziato durante l’infanzia.
In ogni caso l’Oms sta preparando un aggiornamento della valutazione di tutti i rischi per la salute da esposizione a radiofrequenze.