Quattro erano legati con guinzagli non più lunghi di un metro a pochi metri da una camper. Altri erano all’interno di alcune scatole di cartone.
I cuccioli, tutti in precarie condizioni di salute, ora sono sono stati affidati alle cure degli operatori dei un canile della zona.
A fare la scoperta, nei pressi della stazione ferroviaria di Villafranca in Lunigiana, i carabinieri forestali di Massa e di Fivizzano.

Mentre i quattro cani più grandi, di razza pechinese, avevano il microchip i cuccioli nella scatola, di varie razze e di un’età stimata dai veterinari tra 1 e 3 mesi, erano privi di microchip e in precarie condizioni igieniche e fisiche, con evidenti segni di morsicatura da parassiti e senza cibo né acqua.
Dopo alcuni controlli i militari hanno scoperto che i cani erano stati introdotti illegalmente in Italia dalla Serbia per essere venduti sul mercato nero.
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