Un Luigi Di Maio compassato, preoccupato, ermetico. Non parla di accordi con altre forze politiche. Non fa riferimento a nulla.
Riesce solo a dire dopo il colloquio con il Capo dello Stato, che ci sono in corso importanti interlocuzioni per individuare una maggioranza solida.
“Siamo preoccupati per l’economia, non lasciamo l’Italia affondare”- sottolinea Di Maio – “Al Presidente della Repubblica abbiamo portato le nostre preoccupazioni per l’economia”.
“Si rischia di tornare a una crisi come nel 2008” – . Poi rivendica: “Noi abbiamo la maggioranza in Parlamento”.
Ed elenca dieci obiettivi prioritari per il Paese che sembrano elementi anche per rassicurare proprio i Pentastellati.
Taglio dei parlamentari, legge sul conflitto di interessi, la riforma della Rai, un green new deal, un rilancio del Sud, la riforma del sistema bancario, la tutela dei beni comuni a partire da acqua e sanità.
Il leader Di Maio concentra alcune parole sul senso della responsabilità, sul non guardare agli interessi di parte, di un Movimento eventualmente pronto alla competizione elettorale ma votato dalla maggioranza degli italiani per fare cambiare il Paese.
Giulia Rosati