La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, ex ministro alla Gioventù nell’ultimo Governo targato Silvio Berlusconi, insomma, non proprio il nuovo che avanza – record di leggi ad personam e vicenda Olgettine con Ruby rubacuori fatta passare via Parlamento per la nipotina di Mubarak – si prepara a marciare su Roma.
Il nascente governo giallorosso presieduto da Giuseppe Conte è stato bollato come anticostituzionale, nemico del popolo e abusivo.
La vera crociata della Meloni è la lotta all’indegna distribuzione delle poltrone che i Pentastellati e Piddini stanno compiendo – in queste ore – al banchetto della trattativa.
La Meloni mostra i muscoli con furore e forza come piace alle donne e gli uomini di una certa destra nostalgica. La stessa forza mostrata sul problema degli immigrati: “Occorre affondare le navi delle Ong”.
Il partito di Fratelli d’Italia in linea con i suoi convincimenti politici ha imbarcato nelle ultime elezioni anche la senatrice Daniela Santachè, una donna del popolo che bene incarna i valori della destra moderna.
Accendendo un faro proprio sulla Meloni non si può altro che notare come la battaglia per le poltrone altrui passa per non vedere il proprio orticello.
Si, perchè la Meloni non solo è deputata anche se la sua presenza alla Camera è molto discontinua ma contemporaneamente siede in Consiglio comunale a Roma e da poco ha lasciato quella di europarlamento a Bruxelles.
L’indaffarata leader di Fratelli d’Italia , visti i tanti impegni non riesce ad essere presente contemporaneamente a Montecitorio, al Comune di Roma e al Parlamento Europeo che da poco ha lasciato.
Chissà se le indennità legate alle cariche le intascata per intero. Allo stato non risulta averci rinunciato.
E nel frattempo si prepara però alla grande manifestazione di Roma contro il governo delle poltrone, le loro e non quelle comode dove è seduta Giorgia Meloni.
Arnaldo Capezzuto