“Vai via, ebreo!”, “Venduto”, “Pezzo di merda” sono solo una parte degli insulti che i militanti delle Lega hanno riservato al giornalista Gad Lerner quando ha fatto il suo ingresso sul pratone di Pontida in occasione del raduno nazionale del Carroccio.
Una accoglienza che gli stessi dirigenti della Lega hanno condannato. Lerner, si è fatto scortare dallo staff della Lega per raggiungere l’area stampa perché a rischio era la sua incolumità.
Odio politico, rancore e invettive contro un cronista che oltre 40 anni fa, mentre tutta la stampa dileggiava il giovane Umberto Bossi alla guida della Lega Nord, spinto dalla curiosità e dalla professionalità volle scoprire e approfondire cosa si nascondesse davvero dietro quell’oggetto misterioso che prendeva il nome di Lega Nord.
Capirne la base elettorale, i militanti, i quadri dirigenti, gli interessi che tutelava, la piattaforma politica. Il giornalista dedicò molte puntate della sua trasmissione ‘Milano-Italia’ in onda su raitre. Un’occasione per informare gli italiani e mostrare un punto diverso del Paese.
A distanza di quasi 40 anni, quella stessa Lega che è stata al governo con Silvio Berlusconi, adesso dopo 14 mesi di alleanza con M5S torna sulle barricate e alza il tiro contro tutti, anche Gad Lerner.
Giulia Rosati