Ai Quartieri Spagnoli, aspettiamo che ci scappi il morto ammazzato? È allarme raid armati nei vicoletti all’ombra del Centro storico di Napoli. Le viuzze che s’inerpicano fin su la collina del Vomero – tanto caratteristiche – cominciano davvero a far paura. Stese, atti intimidatori, mitragliate contro negozi e abitazioni ormai sono quotidiane.
È il coprifuoco. Chi abita in quegli anfratti ha risintonizzato radio mala per capire cosa si agita nel ventre molle della città porosa. Inquieta, spaventa e opprime la presenza di Ciro Mariano, l’ex boss del clan dei Picuozzo, scarcerato pochi mesi fa per l’aver scontato per intero la pena trentennale.
Il suo ritorno è elemento di tensione per le nuove paranze. Certamente il capo dei picuozzo non è uno qualsiasi. Anche gli emergenti devono riconoscergli almeno il ‘titolo nobiliare’.

A molti però la presenza del boss – che non esce di casa praticamente mai – infastidisce e non mancano forme di ritorsione come quando lo invitarono a lasciare il quartiere.
Ci sono le nuove leve, i cani sciolti che un po’ come nel resto della città, vogliono comandare e non guardano in faccia a nessuno. Ostentazione armata per sottomettere il territorio e uso disinvolto della violenza. Attorno a quel groviglio di viuzze adesso è il Far West.
Ultima scorribanda è accaduta all’alba. Ventisei bossoli di pistola calibro 9 sono stati rinvenuti dalla polizia tra vico Cariati e vico Concordia. Raffiche di piombo indirizzate contro obiettivi sensibili. Avvisi di sfratto contro personaggi oggi diventati ingombranti.

Gli inquirenti sostengono che l’ultima sparatoria non era una semplice ‘stesa’ ma si è trattato di uno scontro armato tra due distinti gruppi che incrociandosi non hanno esitato ad affrontarsi a pistolettate.
Un conflitto violento tra bande criminali rivali che potenzialmente poteva provocare uno spargimento di sangue. Il vento che soffia è di guerra totale che potrebbe esplodere dirompente.
Tensioni, sgarri, ritorsioni finalizzate al predominio e controllo definitivo della zona a ridosso di via Toledo, Piazza Trieste e Trento, piazza Plebiscito e Santa Lucia.
Il salotto buono della città è sotto scacco un rischio e un pericolo per le centinaia di migliaia di turisti e partenopei che ogni giorno l’attraversano.
Genny Attira
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