È scoppiato il putiferio. La notizia è su tutti i principali giornali nazionali. Lo scoop della Domenicasettimanale.it è stato rilanciato dalle agenzie stampa e raccolto dai siti d’informazione.
Dunque il marito di Valeria Ciarambino, impegnato come segretario e uomo di fiducia della consigliera regionale transita al Parlamento europeo. Mimmo Migliorini, questo il suo nome, farà parte legittimamente dello staff dell’eurodeputata 5 Stelle Chiara Maria Gemma.
Le polemiche non mancano e provengono principalmente dalle fila del Movimento 5 Stelle. Sono in molti a parlare apertamente di familismo politico.
Forse è un giudizio troppo severo, condizionato soprattutto dalla frustrazione di molti di vivere ai margini del Palazzo e non riuscire fino in fondo a realizzare il famoso comandamento grillino : “uno vale uno”.
Il dottore in giurisprudenza Migliorini si trova per ragioni sentimentali in una posizione di vantaggio rispetto all’attivista qualunque.
È segretario della moglie-consigliera- presidente della Commissione Speciale per la Trasparenza della Regione Campania, nelle sue mani passano dossier riservati e notizie istituzionali di una certa delicatezza.
Un ruolo che svolge quotidianamente da quattro anni da volontario, non è contrattualizzato, non è retribuito e non ha neppure sottoscritto come d’obbligo il codice di comportamento e deontologico a cui sono sottoposti i dipendenti pubblici e di chi si occupa della cosa pubblica sia se a tempo indeterminato, determinato e da consulente.
È una circostanza curiosa e particolare se si pensa al fatto che proprio il lavoro di Migliorini lo svolge in parte nella Commissione Speciale della Trasparenza.
C’è una domanda che ronza di continuo: a che titolo l’attivista-volontario-segretario-marito Migliorini usufruisce del computer, del tablet e delle linee telefoniche dell’amministrazione regionale per svolgere le sue mansioni?
Discorso ormai che è alle spalle. Migliorini ora si avvia – tranne sorprese – a diventare assistente parlamentare della neo eurodeputata Chiara Maria Gemma.
Avrà nei fatti un contratto di lavoro, sottoscriverà il codice di comportameto e deontologico e più che altro sarà finalmente retribuito e potrà utilizzare liberamente Pc, tablet e linee telefoniche.
Pier Paolo Milanese