Esplodono 5 colpi di pistola contro l’abitazione di un sacerdote. Un proettile lo sfiora e si conficca nel muro. Don Vittorio: “È un girone dell’inferno”. I fedeli: “Occorre reagire”

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Una rappresaglia. Forse un avvertimento. Una probabile intimidazione. Nel mirino del raid armato l’abitazione a Cardito di Don Vittorio Egione, parroco della chiesa Maria Ss.ma del Carmine di Frattamaggiore.

Cinque colpi di pistola esplosi a distanza ravvicinata davanti alla facciata della residenza del religioso.

Un proiettile è penetrato addirittura nello studio dove il parroco era intento a preparare la messa di questa sera. È stato davvero un miracolo se la pallottola non l’ha centrato. Rabbia, rabbia e ancora rabbia.

“La mia prima domanda è stata perché? All’ispettore di polizia, che mi ha chiesto se avessi dato fastidio a qualcuno, mi è venuto da sorridere: faccio il prete – gli ho risposto- non l’agitatore politico – sottolinea il sacerdote -“.

Don Vittorio Egione

Tante le attività, l’impegno e il coinvolgimento dei giovani da parte di Don Vittorio Egione che riflette e scrive sulla bacheca della sua parrocchia per rassicurare i fedeli.

“La domanda vera me la pongo adesso. Ma a quale livello di barbarie ancora bisogna scendere, prima di arrivare alla conclusione che questo nostro territorio, oramai, è qualcosa di più della ‘Terra dei fuochi’; è diventato un girone dell’inferno, al rovescio, in cui sono i giusti che scontano i peccati dei malvagi. Signore, abbi pietà di noi!”.

Parole chiare, puntuali e da pastore che è accanto agli ultimi tra ultimi. Tanti i messaggi di solidarietà, affetto e stima dei fedeli e dei conoscenti del sacerdote.

Giovanni scrive: “Un abbraccio forte, don Vittorio e conti sulla nostra, solidarietà, vicinanza, sostegno e preghiere”.

Mauro, invece, denuncia il clima che si respira: “Di fronte ad un atto di tale inumana crudeltà e di ferocia si rimane davvero atterriti, sconvolti. Hai detto bene, caro Don Vittorio, ‘ma a quale livello di barbarie ancora bisogna scendere …’ Esprimo tutta la mia intensa vicinanza e solidarietà”.

Sulla stessa linea Rosa: “Non ci posso credere, tu sei una splendida persona caro Don Vittorio. Come hanno potuto fare un atto così crudele ed efferato nei tuoi confronti”.

Tocca a Lina : “Non ti abbattere, non sei solo. Abbi coraggio , perché i vigliacchi non prevarranno. Abbiamo fede in Dio e non possono certamente spaventarci gli omuncoli. Siamo tutti con te Don Vittorio”.

Anna è arrabbiata: “Dinanzi a simili efferatezze non ci sono parole ma solo rabbia ed indignazione”.

Luca fa una proposta: “Credo che si debba dare una risposta ‘di solidarietà’ come comunità che si stringe al proprio Pastore. Una fiaccolata!…insomma un momento per far capire in maniera forte e pacifica, le persone per bene da che parte stanno”.

Conclude Loredana : “Sono dispiaciuta,arrabbiata,preoccupata, delusa ma in che razza di mondo viviamo?”.

Intanto proseguono le indagini da parte degli agenti del commissariato di Afragola e quelli della polizia. La scientifica ha eseguito i rilievi del caso. Occorre stabilire cosa è accaduto e perchè il parroco è finito nel mirino.

Arnaldo Capezzuto

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