È da qualche minuto cominciata presso il Teatro M. Aprea, sede dell’accademia musicale G. Verdi, in piazzale Vanvitelli, 15 a Volla (Na), l’assemblea regionale autoconvocata dagli attivisti della Campania iscritti alla Piattaforma Rousseau.
L’assemblea si è riunita per individuare nuove regole di trasparenza e partecipazione democratica che, ispirandosi al sistema di valori e di principi fondanti che hanno caratterizzato l’etica del MoVimento 5S ai suoi albori, riportino al centro del dibattito politico il ruolo fondamentale della base.
I punti principali sono stop al capo politico, istituzionalizzazione dei Meet up, codice etico granitico, elenco degli iscritti alla piattaforma, trasparenza candidature e iscritti.
La Campania come altre regioni guarda e da contributi significativi ispirandosi alla ‘Carta di Firenze’.
A pochi giorni dalla festa nazionale del Movimento 5 Stelle per i 10 anni alla Mostra d’Oltremare di Napoli, la tensione è fortissima. C’è attesa e non mancano ipotesi di contestazione dei leader dei grillini.
La gestione verticistica, le profonde contraddizioni, l’assenza di collegialità, la gestione del potere per il potere, il salto da una potrona all’altra – vedi il caso clamoroso del capo politico Luigi Di Maio, l’assenza di un raccondo con i territori, l’autoreferenzialità dei portavoce hanno scavato un profondo solco nella comunità grillina.
L’elaborazione e sottoscrizione di un duro documento da parte dell’assemblea campana potrebbe davvero valere come un ultimatum a Di Maio e all’intero gruppo dirigente dei 5 Stelle ma anche agli attuali rappresentanti istituzionali.
Nel mirino sono finiti anche i sette consiglieri regionali della regione campania.
In partcolare la corrente che fa capo allo stesso Di Maio e rappresentata da Valeria Ciarambino, attuale capogruppo – è la terza volta che ricopre questo ruolo su 5 anni di consiliatura – mantiere la presidenza della Commissione speciale trasparenza senza dimenticare la questione del marito Domenico Mimmo Migliorini, segretario senza nomina della stessa Ciarambino e contemporaneamente nominato collaboratore sul territorio della neo eurodeputato 5 Stelle Chiara Maria Gemma.
Ecco l’accusa dei molti attivisti e volontari grillini : “Con questo modo di intendere la politica trova la differenza tra Pd e M5S”.
Pier Paolo Milanese