Venti intermiabili secondi è durato il terremoto in Giappone, l’epicentro Tokyo nord. La scossa di magnitudo 5,7 mentre non ha creato molti danni ciò che invece mette paura è l’avanzata diHagibis, il più potente tifone degli ultimi 61 anni. La costa orientale è stata colpita.
Poi quasi contemporaneamente la scossa sismica avvertita distintamente nella megalopoli di Tokyo-Yokohama con tutta la popolazione chiusa in casa dalla mattina dopo aver messo sacchetti di sabbia davanti ai portoni e fatto scorta di cibo, acqua e batterie.

Il ciclone Hagibis porta venti a oltre 200 kmh. Il tifone è classificato di quinta categoria, la peggiore, e 5 è anche il livello di allerta, il più alto.
Mentre infuriano piogge torrenziali, nella capitale tutto è sotto controllo grazie alla meticolosa organizzazione che da tre giorni spiega per filo e per segno ai cittadini che cosa accadrà dal punto di vista meteo e da quello della vita della città, dal traffico ferroviario ai servizi pubblici.

La protezione civile giapponese segnala due morti: un automobilista di 41 anni, la cui vettura è stata portata fuoristrada dal vento a Ichiara, e un uomo travolto da una frana nella prefettura di Gunma.
E sono 33 i feriti causati dal crollo di alcune villette di legno, 300mila gli edifici al buio. Nove i dispersi. Pronti i piani di evacuazione di sette milioni di persone: 900mila le persone effettivamente costrette a lasciare le abitazioni.
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