“Credetemi volevo solo spaventarlo. Non volevo ucciderlo” ha ripetuto agli agenti che gli hanno stretto le manette ai polsi Valerio Del Grosso, 21 anni, e con l’infamia di aver sparato un colpo di P38 alla testa di Luca Sacchi, 24 anni.
Un solo proiettile esploso a distanza ravvicinata che ha centrato la testa del 24enne trapassando il cranio.

Del Grosso ha condotto i poliziotti nei nascondini dove c’era lo zainetto di Anastasia Kylemnyk, la fidanzata di Luca, la giovanne donna scippata e fatto recuperare gli oltre duemila euro divisi in mazzette da 20 e 50. Occorre capire cosa sia davvero successo nei pressi del pub John Cabot.
Se Anastasia Kylemnyk giura e insiste che la droga non c’entra nulla sta di fatto che quel mrcoledì 23 nei pressi del locale c’era un esercito di mediatori e spacciatori con la clientela in attesa.

C’è un giovane inviato di Del Grosso con Anastasia, la fidanzata di Sacchi, che poco dopo subirà il furto dello zainetto. La ragazza mostra lo zaino: ha i soldi e vuole comprare.
Con lei ci sono altri due ragazzi. Del Grosso arriva a bordo di una Smart di coloro bianco ed in compagnia dell’altro arrestato Paolo Pirino. La droga non sarà venduta e ne nascerà una colluttazione con l’esplosione del colpo di pistola e la morte di Sacchi.
Del Grosso il giorno seguente si presenta in pasticceria ma dopo alcune ore va via. Incontrerà un amico e la sua fidanzata e sussurra: “Volevo solo spaventarli”. Tocchera alla madre e al fratello di Del Grosso scoprire la verità e denunciarlo in commissariato e farlo arrestare.
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