Il premier Giuseppe Conte si tira fuori. Non ci sta alla strategia del logoramento, del discredito e del batti e ribatti. È l’astuto gioco che conduce Matteo Renzi con Italia Viva.
Un cannoneggiamento dell’Esecutivo e dei partiti della maggioranza M5S e Pd a cui appartiene la stessa Italia Viva.
Nel mirino sono finiti alcuni provvedimenti della Legge di Bilancio in particolare la ‘plastic tax’, una delle tante micro-tasse introdotte per fare cassa.
La narrazione del giglio magico a reti unificate è “noi non abbiamo mai aumentato le tasse” come ha ribadito l’ex ministro Maria Elena Boschi ieri sera a La 7 nel corso dealla trasmissione ‘Non è l’Arena’ di Massimo Giletti.
Una pressione esercitata che ha prodotto i suoi frutti tanto è vero che il presidente del consiglio Conte con una mossa d’emergenza si è sottratto allo stritolamento e fatto sapere che il Parlamento è sovrano e la legge di Bilancio può essere cambiata ciò che devono restare inalterati sono i saldi finali.
Insomma, fate quello che volete ma la parola data in Europa è quella. Dichiarazione propedeutica che fa dire al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri proprio sulla tassa della discordia plastic tax “Resta un’imposta giusta ma occorre modularla bene, per questo sono disposto a parlare con gli operatori, anche per aiutare la riconversione del settore”.
Il tavolo sarà convocato nei prossimi giorni. Gualtieri lo assicura, di prima mattina, in una telefonata al governatore pd dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, preoccupato per l’impatto sulle aziende del territorio e di possibili contraccolpi elettorali. Sta di fatto – vista la modesta entrata – che non escluso che la tassa venga archiviata. Se così fosse non c’è nulla da dire : è una vittoria di Renzi e di Italia Viva.