“Con 20 mila posti di lavori a rischio Mario Balotelli è l’ultima mia preoccupazione, vale più un operaio dell’ Ilva che 10 Balotelli, il razzismo va condannato ma non abbiamo bisogno di fenomeni” .
Così la pensa Matteo Salvini preoccupato più per le vicende legate all’ex Italsider di Taranto che dei cori razzisti e gli insulti del capo degli ultrà del Verona Luca Castellini – esponente di Forza Nuova – che rispondendo al calciatore del Brescia ha detto: “Non sarà mai del tutto italiano, non siamo razzisti anche nella nostra squadra c’è un negro”.

L’ex ministro leghista Lorenzo Fontana, già ieri, aveva parlato di “una vergognosa gogna mediatica contro Verona e i suoi tifosi”.
Posizione condivisa dal primo cittadino di Verona, Federico Sboarina e ribadita anche oggi: “Non può esistere che da un presupposto che non esiste, perché allo stadio non ci sono stati cori razzisti, venga messa alla gogna una tifoseria e una città”.

A invocare una condanna da parte di società e sindaco è il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, dei 5Stelle: “Chiedo al Verona di condannare fermamente quanto avvenuto e prendere i necessari provvedimenti, anche alla luce delle dichiarazioni del suo capo ultrà”.
E il ministro chiede anche al sindaco “che ha negato che ieri ci siano stati cori razzisti e incolpato il giocatore Balotelli di aver avviato una gogna mediatica contro la città, di rivedere i filmati e prendere le distanze da quei cori”.
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