Pochi mesi e Napoli, la terza città d’Italia finalmente avrà un visibili rinforzo delle forze dell’ordine. Saranno circa 400 e unità aggiuntive che arriveranno all’ombra del Vesuvio tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza. Si tratta di nuovo personale operativo e stabilmente integrato nelle strutture partenopee.
È la prima importante decisione annunciata all’interno della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha presieduto in Prefettura.

“Dobbiamo rendere Napoli sempre più sicura, ma serve anche un cambio perché la città può essere resa sicura dalle forze di polizia o con interventi del Comune e della Regione, ma ci vuole anche un cambio culturale, ci vuole la società civile che deve operare e dev’essere al fianco delle istituzioni” – ha sottolineato il capo del Viminale.
Un ‘altra importantissima novità è Palazzo Fienga a Torre Annunziata, storica roccaforte del clan dei Gionta. Il fabbricato detto del quadrilatero delle carceri è stato confiscato e sarà destinato alle forze di polizia.

Il ministro dell’Interno che ha incontrato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, il prefetto e i vertici delle forze dell’ordine si è soffermato anche sulla vicenda aggressioni negli ospedali “c’è una sala operativa nuova – spiega la Lamorgese- molto avanzata da un punto di vista tecnologico, che ci consentirà con un occhio elettronico di entrare nelle strutture ospedaliere e, dalla sala operativa, si potranno fare dei controlli mirati nei singoli ospedali”.
“Napoli è una città che ha necessità di essere curata, seguita – ha concluso il ministro – su questo ci sono la garanzia del ministero e mia personale per fare in modo che questa città sia più sicura e che rappresenti il Sud in modo migliore”.
Stile, modi di fare, competenza e concretezza di Luciana Lamorgese, un altro pianeta rispetto al vecchio inquilino del Viminale.
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