La cena tra Silvio Berlusconi e Mara Carfagna e la promessa di dare carta bianca alla sua pupilla per la riorganizzazione di Forza Italia nel campo dei moderati non ha convinto la vice presidente della Camera dei Deputati.
Tanto è vero che partecipando a Linkiesta Festival, Mara Carfagna ha risposto a chi le domandava se immaginasse un futuro diverso dal partito e se potesse mai pensare a unirsi a Matteo Renzi in una sorta di ‘Forza Italia Viva’.
“Oggi io e Renzi siamo in due metà campo diverse – ha detto l’ex ministro – non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia, oggi si sentono a casa d’altri”.
La vice presidente della Camera si è legata al dito la manifestazione di piazza San Giovanni organizzata dalla Lega di Matteo Salvini in cui Forza Italia ne ha condiviso forme e contenuti e l’astensione dei sentaori azzurri alla votazione in Senato della Commissione proposta da Liliana Segre.
“Mi fa rabbia la sudditanza psicologica nei confronti del sovranismo, è dannosa per il nostro partito, per le alleanze internazionali” – riflette e continua a dirlo a Berlusconi – In nessun Paese i partiti liberali sono affetti da sudditanza verso le destre estreme. Non mi piace e non lo accetto”.
“Non è un destino ineluttabile che un partito di centro come Forza Italia, sia destinato a essere bloccato al 5 per cento. Vedo un atteggiamento rinunciatario”.
Le idee della Carfagna sono chiare e trasparenti. Nessuno sgambetto al leader e fondatore del partito degli azzurri solo la gran voglia di ricreare un luogo sensibile di riaggregazione dei moderati.
L’ex premier e padrone di Forza Italia teme che Mara Carfagna un po’ come i suoi ex delfini Raffaele Fitto, Angelino Alfano e Giovanni Toti voglia una rottura politica. Berlusconi non si mette sulla difensiva e risponde colpo su colpo alle critiche.
“L’immagine di Forza Italia appiattita o subordinata ad una generica destra sovranista è un radicale stravolgimento della realtà, irrispettoso della mia e della nostra storia, delle mie e delle nostre idee, di 25 anni di battaglie politiche coerenti” – sbotta l’ex cavaliere – Far intendere che ci sia bisogno di un nuovo e diverso contenitore per i liberali e i moderati significa essere in malafede o ignorare la realtà”.
Questo lo sfogo in una nota di Silvio Berlusconi o meglio una presa di distanza e forse una rottura nei confronti di Mara Carfagna.