Le voci si rincorrono. La tensione è altissima. Nel quartier generale di Forza Italia non si parla d’altro. Mara Carfagna potrebbe trasformare i malumori e le ragioni politiche critiche di questi giorni in una decisione senza ritorno. A quel punto il partito fondato da Silvio Berlusconi richia di schiantarsi.
Sembra che una pattuglia di almeno 30 parlamentari è pronta a schierarsi con la vice presidente della Camera e fondare insieme un nuovo movimento ancorato al centro destra ricolto ai moderati e smarcato dalla dittatura sovranista e populista della tenaglia Lega e Fratelli d’Italia.
Silvio Berlusconi i suo staff lavora affinchè questa tentazione sia dissinescata.
La rottura rappresenterebbe un colpo mortale per Forza Italia che ormai viaggia al 6 per cento.
La fiammella rischia di spegnersi. La strategia è tenere dentro Mara Carfagna e offrirle ad esempio una candidatura alla presidenza della Regione Campania e un ruolo di rilievo operativo in Forza Italia.
La sua vittoria in Campania rappresenterebbe un nuovo inzio dei moderati nel centro-destra e il ridimensiomento politico di Lega e Fratelli d’Italia. È chiaro che le prossime ore saranno determinanti, fondamentali e decisive.
La parola d’ordine è ricucire, ricostruire e riorganizzare il partito azzurro. Tocca al vecchio leader Silvio Berlusconi fare un passo di lato e concedere a Maria Carfagna di distribuire le carte.
L’ex cavaliere però sembra proprio non voler mollare la presa, il padre-padrone del suo giocattolo politico difficilmente cederà lo scettro alla vice presidente della Camera e sua forse ex pupilla.
Pier Paolo Milanese