Il sindaco Luigi de Magistris dovrebbe chiedere scusa al capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, Matteo Brambilla senza se e senza ma.
Nel suo consueto caminetto televisivo ‘Lente di Ingrandimento’ in onda sull’emittente ‘Televomero’, a una domanda su una presunta contraddizione interna ai 5 Stelle ha detto che Brambilla è “il nulla mischiato con il niente”.
Una frase infelice e grave non degna della storia di de Magistris, del suo senso civico, del suo essere un ex magistrato e di uno dei sindaci risultati a livello nazionale i più amati.
Uno scivolone forse dettato dallo stress, dalla difficile fase politico, da un passaggio importante della consiliatura: c’è una mozione di sfiducia che pende e una mini rivolta nella stessa maggioranza.
La frase è brutta, suona come un avvertimento e fa riferimento a una minaccia mafiosa che il padrino Gaetano Badalamenti detto Tano di Cinisi rivolse al giornalista Peppino Impastato impegnato nella lotta antimafia che era solito sbeffeggiare il padrino di Cosa Nostra nel corso delle sue trasmissioni ‘Onda Pazza’ a Radio Aut.
L’episodio della minaccia di Badalamenti a Impastato che fu il prologo dell’uccisione del cronista è stata ricostruita nel film “I cento passi” di Marco Tullio Giordana e dedicato alla vita e all’omicidio prprio di Peppino Impastato, impegnato nella lotta alla mafia nella sua terra, la Sicilia.
Chiunque puà sbagliare basta chiedere scusa e ammettere l’errore. Purtroppo per ora il sindaco Luigi de Magistrs impegnato a ridisegnare la sua ennesima giunta non ha trovato il tempo per far giungere al capogruppo pentastellato alcun ramoscello di pace.
E con il trascorrere dei giorni l’onda d’indignazione per le parole adoperate dal primo cittadino montano e rischiano di travolgere l’immagine di de Magistris. Oltre quarantadue parlamentari, consiglieri comunali, regionali e di municipalità del Movimento 5 Stelle chiedono formalmente al sindaco di Napoli di porgere, appunto, le sue scuse al capogruppo del consiglio comunale pentastellato Matteo Brambilla.
“Il signor Sindaco troppo spesso dimentica il galateo istituzionale verso l’opposizione politica che in maniera corretta e puntuale, da oltre tre anni, lavora e combatte in comune per la difesa dei diritti dei cittadini – scrivono in una nota gli esponenti istituzionali – Purtroppo non è la prima volta che si rivolge ai portavoce del M5s nel Comune di Napoli apostrofandoli con epiteti e battute sarcastiche. Stavolta però il signor Sindaco ha superato se stesso durante l’ennesima trasmissione show che lo vede unico attore di una autocelebrazione senza alcun contraddittorio”.
È vero la politica è anche ‘sangue e merda’ però non bisogna mai oltrepassare quel limite che fa la differenza e caratterizza quelle storie politiche uniche e in discontiuità. Basta poco.
Arnaldo Capezzuto